piccola nota a margine.. contiene spruzzi di buonismo
quello che (non) è successo ormai è cosa nota. ma al di là di tutto qualcosa è successo.
al di là dei milioni di watt muti, di azalee, di orchidee, di gerani, di echi di aucan in codroipo countryside (soundcheck), di giochi di luce artificiale mancata, di secchiate improvvide, di giochi di luce naturale esplosi, di giuste ma scontate chiacchiere su palchi coperti, diciottoeurodiciotto, umidità, resistenze che saltano (come cerchi) nell’acqua.
ma per chi è rimasto dopo la grande pisciata dal cielo, qualcosa è successo.
per chi è rimasto ad ascoltare davide, vasco, appino e gli altri, cercando di dimenticarsi il perchè si era sotto quegli archi e cercando di lasciarsi andare.
un’immagine me la sono portata via, e nn l’ho fotografata.
el tofo che, preso da sentimenti contrastanti, si dimentica pure di mandarci a fanculo. ma, forse, quella notte non ce n’era bisogno, perchè da quelle 4 assi che tenevano su i palchi improvvisati, la distanza tra artisti-uomini e pubblico era piccola piccola, ancora prima della fine, ed impalpabile. impalpabile come la sua voce rotta quando alla fine ha dovuto dirci che quell’unione che si era materializzata così forte, si doveva rompere, almeno per quella sera.
fuck off. questo si che è rochenroll.